Da bambini, nei pomeriggi d’estate, ci siamo spesso ritrovati a giocare tra gli scogli tra salti, capitomboli, ferite provocate dalle rocce taglienti e strani ritrovamenti. L’elemento che sempre ci accompagnava era questo forte odore salmastro proveniente dal verde che riempiva le fessure tra le rocce. Quel verde era composto essenzialmente dal Crithmum maritimum. Da adulti, il ricordo di quei giorni spensierati, ha fatto capolino quando, cimentandoci nella ristorazione, abbiamo cercato di ricreare i sapori e gli odori di un tempo.
Il Crithmum ci è venuto subito in mente proponendo un’insalata di mare molto particolare, non gradita da tutti proprio per quel sapore eccessivamente salmastro. Ma non era sufficiente. Negli anni successivi, ripensandoci, abbiamo deciso di riproporre quella pianta in una veste più gradevole. Abbiamo fatto diversi esperimenti e quello che più ci ha soddisfatti è stato proprio il liquore. Abbiamo così deciso che quella poteva essere la strada per rivalutare una pianta caduta ormai in disuso.
Nasce così “Crithmum. Il liquore del mare”